saggi letterari

"Discorso dell’allora presidente della sezione CAI di Bressanone, Vittorio PACATI, in occasione del 70° anniversario della costituzione della sezione e del 30° del Coro Plose"


     Saluto le autorità, i gentili ospiti e gli amici del Club Alpino Italiano. Un particolare saluto rivolgo alle Signore, Laura Cesaro e Elena Cappelletti, alle autorità presenti: al dr. Mario Urzi commissario del Governo per la Provincia di Bolzano, al dr. Michele Di Puppo Vicepresidente della Giunta Provinciale di Bolzano, al dr. Roberto De Martin Presidente generale del CAI, al prof Univ. Christian Smekal presidente del OeAV, al Generale Natalino Vivaldi Comandante della Brigata Alpina Tridentina, al prof.Dario Stablum Vicesindaco di Bressanone, al Sig. Luis Vonmetz presidente AVS al dr. Alberto Kasswalder presidente CAI AA, al dr. Chicken e a Fausto Ruggera.Un particolare saluto anche agli ex Presidenti della sezione.
    E' con grande soddisfazione e non senza una punta di orgoglio che lo sezione di Bressanone del CAI presenta oggi il libro Montagne senza confini di Fausto Ruggera dopo oltre due anni di ricerche, di studio e di lavoro. Il libro è stato concepito per esporre cronologicamente i fatti e le vicende relative alla nostra sezione con gli opportuni riferimenti storici e specifici, per ricordare quanti in nome degli ideali del Club Alpino Italiano hanno lavorato a favore dei soci e a favore della comunità. Fra questi naturalmente meritano il nostro reverente pensiero e la nostra particolare riconoscenza quanti non sono più e quanti hanno perso lo vita sulle nostre montagne.
    La personalità e la preparazione del nostro socio e autore Fausto Ruggera nonché la sua autorevole indipendenza, già nella fase ideativa e concettuale l'hanno portato ad ampliare il tema fino a comprendere la storia di Bressanone con particolare riferimento all'insediamento ed evoluzione del gruppo di lingua italiana del quale si può dire che sia nato e cresciuto di pari passo con la nostra associazione.
    Il libro tratta della fondazione del Club Alpino Italiano, delle altre associazioni alpinistiche europee e naturalmente del DOeAV, con particolare riguardo alla sezione di Bressanone.
    Si parla inoltre delle nostre sottosezioni e ora sezioni autonome di Chiusa, Fortezza, Vipiteno e Brennero nonché di tutti i rifugi della zona. Alcuni capitoli sono dedicati alla sezione di Bressanone dell ‘AVS, al CAI Alto Adige, e alle associazioni di lingua italiana di Bressanone.
    Vi è riportata la vicenda umana, sociale e di lavoro di alcune famiglie di agricoltori di lingua italiana, insediatesi nella valle. Inoltre vi è un'ampia trattazione sull'imprenditoria sempre di lingua italiana che ha contribuito alla sviluppo industriale, commerciale e artigianale dell'intera comunità e dei paesi della media e alta Val d'Isarco. Vi sono poi numerosi altri squarci sulla vita cittadina, sulle autorità, sui personaggi e su altri aspetti ed eventi straordinari. Un capitoletto è dedicato alla collaborazione offerta al CAI dalla Brigata Alpina Tridentina della quale viene anche pubblicato l'elenco dei comandanti a titolo di riconoscenza.
    Conscio che altri meglio di me e con maggiori titoli e obiettività giudicheranno il libro, esprimo la piena ed entusiastica soddisfazione per l'opera sia per l'impostazione in generale, sia per i contenuti e sia per il suo inquadramento storico sociale e culturale. La narrazione è elegante, briosa e molto scorrevole, l'esposizione dei fatti è snella e accattivante pur essendo circostanziata e meticolosa. L'opera nel suo insieme è stata concepita anche per colmare una lacuna e fornire ai cittadini di lingua italiana un volume in lingua italiana appunto, che narri succintamente delle rilevanti vicende storiche della Provincia e in modo particolareggiato le vicissitudini di Bressanone in questo nostro secolo travagliato.
    Ringrazio il socio e amico Fausto per quanto ha fatto, per l'impegno profuso, per la paziente ricerca di dati e notizie e per il generoso e prolungato sforzo creativo e di lavoro nel concepire ed elaborare un trattato così ampio e complesso. Ringrazio il professore Christian Smekal, Presidente dell'0esterreichischer Alpenverein, il dr. Roberto De Martin, il canonico mons. Carlo Milesi e il dr. Alberto Kasswalder per aver accettato di recensire e presentare il libro con un scritto pubblicato all'inizio del volume.
    Questi scritti oltre che per la testimonianza di amicizia e considerazione nei nostri riguardi sono importanti e preziosi per il loro contenuto ideale e culturale che elevano e completano l'opera.









Ringrazio il dr. De Martin anche per la sua collaborazione nella ricerca di notizie sulla fondazione della nostra sezione. Un ringraziamento a tutti coloro che hanno contribuito con notizie, testimonianze e fotografie alla raccolta del materiale base per la stesura del libro, in particolare al prof G. Rizzi e al dr. G.Cesaro. Ringrazio la Provincia Autonoma di Bolzano, il Comune di Bressanone, il CAI centrale e regionale e tutti coloro che contribuiranno ad ammortizzare gli oltre 70 milioni di spesa sostenuta dalla sezione.
    Con la serata odierna sono ufficialmente aperte le manifestazioni celebrative del 70° anniversario di fondazione della nostra sezione del Club Alpino Italiano e del 30° anniversario di fondazione del nostro celebre Coro Plose. In questi anni la sezione e il coro Plose hanno operato al servizio dei giovani, al servizio dei soci e al servizio della comunità.
    Il CAI di Bressanone ha insegnato e insegna ai giovani ad andare in montagna, a conoscerla, amarla nei suoi molteplici aspetti ed a rispettarla. Li ha addestrati e li addestra a resistere alla fatica delle ascensioni, ad evitare i pericoli e a superare le difficoltà; ha insegnato la tecnica dello sci, dello sci-alpinismo, del ghiaccio, della roccia e dell'arrampicata sportiva. Ha insegnato loro ad essere forti e generosi fino a diventare a loro volta istruttori o accompagnatori o membri della squadra di soccorso alpino od operatori sezionali. E tutto ciò in un ambiente di serietà, di generosità e di rettitudine di vita.
    Noi siamo convinti che il risultato é positivo e molto apprezzato. In particolare riteniamo che gli effetti e le ripercussioni sociali e culturali, dell'impegno del CAI e del coro Plose nella nostra comunità sono preziose e insostituibili, specie ai giorni nostri caratterizzati da carenza di ideali e da molto tempo libero.
    Il 70° anniversario della fondazione della sezione e il 30° del Coro Plose verranno celebrati nel corso del 1994 con una serie di manifestazioni la maggioranza delle quali di natura culturale come il concorso di poesia e prosa bandito a livello nazionale e il coinvolgimento delle nostre scuole in una gara di disegno e arti varie non competitiva il tutto incentrato sui temi della montagna. E' prevista anche una esposizione di foto e cimeli d'epoca nella galleria comunale e un annullo postale speciale in occasione dell Altstadtfest di Bressanone. Sono inoltre in programma alcune serate culturali con tema alpinistico e giuridico. Il coro Plose oltre alla tradizionale serie di concerti estivi, parteciperà alle più importanti manifestazioni sezionali che termineranno con la serata del 22 ottobre.
    Sono anche programmati 3 raduni sezionali nei nostri 3 rifugi dei quali uno a carattere alpinistico al rifugio Genova con l'ascensione di massa al Sass Putia, uno a carattere commemorativo al rifugio Ponte di Ghiaccio/Enzo Miglioranza con la benedizione di una campana dedicato ai caduti della montagna, nel ricordo dei nostri caduti e l'ultimo di tipo sociale, sarà l'ennesima edizione della sagra della Plose organizzata la prima volta dalla sezione 63 anni fa.
    Sono do ricordare altre manifestazioni di contorno come la medaglia del 70° anniversario, il manifesto ufficiale tratto da un'opera di Alex Pergher e, infine ma non per ultimo, i nostri alpinisti e scialpinisti scaleranno durante l'anno 70 cime di un certo rilievo alpinistico.
    Ma l'evento sicuramente più importante e caratterizzante la nostra celebrazione e la presenza stessa del nostro sodalizio nella comunità resta la realizzazione del libro che presentiamo stasera, realizzazione che consideriamo come nostro dono alla comunità stessa in occasione del 70°, con l'auspicio che i nostri giovani, ma anche noi stessi possiamo vivere in una società più giusta, più generosa, più attenta ai valori dello spirito e sempre più libera da steccati culturali, sociali, etnici,.politici e religiosi sia a livello locale che internazionale. In una società e in un mondo "senza confini".
Vittorio Pacati

Pubblicato sull’Annuario 1997 del CAI Bressanone

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